Nel 1932, Anthony Pipolo (noto anche con lo pseudonimo "Tom Palmer") era ancora uno degli artisti di punta dello studio Disney, benché il suo stile semplice e tondeggiante inziasse già a essere superato da quello più sofisticato di altri animatori.
La sua particolare inclinazione al grottesco ne fece l'animatore più indicato per tratteggiare un nuovo personaggio, che noi conosciamo come Pippo ma all'epoca non aveva un nome ben definito ed era chiamato semplicemente "lo sciocco".
Tuttavia, non si occupò a lungo del personaggio: nel 1933 lasciò lo studio Disney (vi sarebbe tornato fugacemente qualche anno dopo) e, su invito del musicista Bernard Brown, accettò un posto come regista nella neonata Leon Schlesinger Productions, da cui peraltro fu licenziato dopo poco tempo... ma questa è un'altra storia.
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